Ci risiamo. Dal rapporto quadriennale sulla salute e il benessere dei giovani pubblicato dall’ufficio europeo dell’Oms, emerge che gli adolescenti italiani sono stressati dallo studio e dal pessimo rapporto con la scuola.
Il tema è talmente serio che non si può liquidare con qualche battuta.
È tutto uno stress.
Gli insegnanti sono stressati dalle leggi dello Stato, gli studenti dagli insegnanti e le famiglie stressano insegnanti e studenti.
Bene, questi tre elementi, che compongono il variegato mondo della scuola, vivono in compartimenti stagni, assolutamente slegati tra di loro.
L’incomunicabilità tra insegnanti, studenti e famiglie, costituisce il fulcro del problema. Ognuno è interessato soltanto al proprio stress.
Troppo facile (ed inutile) affibbiare le colpe ai vari governi che si sono succeduti negli anni, la questione è decisamente più complessa.
Ora, la scuola sembra, sempre più, un luogo in cui gli insegnanti percepiscono lo stipendio, gli alunni ottengono un pezzo di carta e le famiglie si concentrano solo su quella carta.
Prendersela con la politica serve solo a scaricare le nostre responsabilità. Questa è la scuola che vogliamo e che ci siamo costruiti, tutti insieme. La politica ci ha “accontentati”.
Ecco, iniziamo col chiederci che cos’è la scuola?
La risposta non è scontata, univoca.