Incontro in serata a Palermo di AnciSicilia col ministro Alfano sulla situazione finanziaria dei Comuni e la tenuta sociale

Angelino Alfano
Angelino Alfano

PALERMO – Così come aveva richiesto nei giorni scorsi l’Ufficio di presidenza di AnciSicilia, l’associazione dei Comuni siciliani, sull’emergenza finanziaria che sta colpendo i Comuni e le ex Province, a causa degli ulteriori tagli ai trasferimenti da parte della Regione e dello Stato, questo pomeriggio alle 18:45, nelle sale dell’ex Noviziato dei Crociferi di palermo, è previsto l’incontro con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

L’incontro nasce dall’esigenza, vista l’impossibilità di ascolto da parte della Regione, e dalle difficoltà di quest’ultima a fare fronte, nonostante i tagli di quest’ultimi cinque anni da 911 milioni a poco più di 300 milioni dei fondi per i Comuni, agli stessi trasferimenti dello scorso anno avendo già annunciato un ulteriore taglio del 70%, non avendo ancora ricevuto i famosi 500 milioni promessi da tempo dallo Stato.

Un quadro veramente allarmante per i Comuni, impossibilitati persino ad approvare i Bilanci, il cui termine è scaduto ad aprile, proprio per l’incertezza dei trasferimenti.

Ad Alfano, oltre alla proroga per i Bilanci, si chiede di sollecitare un intervento urgente al fine di evitare che la situazione di emergenza finanziaria ed istituzionale della Sicilia possa determinare gravi ripercussioni sul piano sociale, per le difficoltà a garantire i servizi, compresi quelli relativi agli interventi sociali.

Al ministro dell’Interno verranno rappresentanti, altresì, i conseguenti rischi per la mancata tenuta sociale, che, come sta già avvenendo in alcuni centri della Sicilia, si stano ripercuotendo sull’incolumità degli amministratori locali, già da tempo vittime di minacce ed aggressioni,

Questi alcuni dei temi che verranno posto all’attenzione del ministro:

  • Le problematiche di carattere normativo, legate al difficile processo di attuazione della riforma degli Enti Intermedi (Città Metropolitane e Liberi consorzi di Comuni);
  • Il mancato avvio di processi di razionalizzazione nell’organizzazione dei Comuni (incentivazione di fusioni volontarie, unioni e convenzioni per la gestione di servizi e funzioni);
  • Le difficoltà di natura finanziaria legate alla drastica riduzione dei trasferimenti delle risorse, alla scarsa capacità fiscale dei territori, alla mancata intesa in materia di Federalismo Fiscale e meccanismi perequativi e compensativi e ad una complessiva riforma del sistema di riscossione dei tributi locali;
  • La sostenibilità della gestione del personale, con particolare riferimento ai lavoratori a tempo determinato.
  • La mancata realizzazione ed attuazione di alcuni processi riformatori di importanza vitale come la gestione del sistema integrato dei rifiuti e  del sistema integrato delle acque,  la riforma della formazione professionale,  del Trasporto Pubblico Locale e  del Sistema Socio-Sanitario integrato.
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