Emergenza rifiuti in Sicilia, il governo regionale “non coglie l’emergenza” e fa “melina”, insorgono i sindaci tramite l’Anci

nel riquadro il sindaco Amenta
nel riquadro il sindaco Amenta

CANICATTINI  – «Che i Sindaci non avessero più interlocutori seri al governo della Sicilia così come a livello nazionale, lo abbiamo già denunciato parecchie volte per la già drammatica situazione finanziaria dei Comuni dopo i tagli che hanno operato ai danni dei cittadini, ma se si pensa di stringere ancora di più la corda al collo delle nostre comunità anche con l’irrisolto problema dei rifiuti si sbagliano».

Così il vice presidente regionale di AnciSicilia, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, di fronte all’ennesimo silenzio e mancata decisione risolutiva di una problematica che sta pesando, in termini di costi e di efficienza, in tutti centri della Sicilia.

«Non è più tempo di giochi o strategiecontinua Amentail problema della mancanza di discariche e di un piano regionale per l’impiantistica sui rifiuti in Sicilia, sta ormai costando ai Comuni in termini di risorse finanziaria che sappiamo essere all’osso, e in termini ambientali e di immagine. Non possiamo non avere una risposta certa su questo punto fondamentale per il buon funzionamento di un servizio essenziale. Le discariche riaperte solo per qualche giorno e poi sprofondate nel gioco dei commissariamenti tra il Governo nazionale e quello regionale, ci sta sfiancando. Con l’arrivo dell’estate e del caldo non possiamo permetterci di tenere per le strade i rifiuti, si pone con urgenza una emergenza igienico sanitaria al quale la Regione non può sottrarsi. Per non parlare dell’immagine che si offre al mercato turistico dei nostri centri». 

«Le casse dei Comuni – aggiunge il sindaco di Canicattini Bagni – non hanno più risorse per sostenere gli alti costi del conferimento dei rifiuti in luoghi sempre più lontani, e le indecisioni di una politica incapace a gestire un’emergenza, pesano come macigni sui Sindaci e sui cittadini. Serve un piano chiaro, oltre che dell’impiantistica, che non possono essere i termovalorizzatori, e di piattaforme per la raccolta differenziata per poter conferire in particolare l’umido. Tutto il resto sono chiacchiere, e un continuo scaricabarile che non può più vederci inermi e passivi. E’ arrivato il momento che sulle questioni importanti che stanno soffocando i Comuni siciliani, dai tagli alle risorse finanziarie, al futuro dei precari, al problema  dei rifiuti e dell’acqua, questo Governo ci porti soluzioni definitive ed efficaci».

«Di certo – conclude Paolo Amenta – così continuando, sindaci, Comuni e cittadini non staremo con le mani in mano aspettando che tutto ci crolli addosso. Scenderemo ancora una volta in piazza a far sentire la rabbia di chi viene costretto a restare incatenato a politiche di immobilismo ed inefficienza che non ci appartengono. I sindaci abbiamo un obbligo primario al quale non possiamo sottrarci: fare il bene delle nostre Comunità. Ad iniziare dal garantire loro servizi decenti per il quale pagano, con molti sacrifici, un tributo del quale si giova anche la Regione».

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