Rimpasto al Vermexio, per i Verdi il sindaco si sarebbe legato al Consiglio piuttosto che alla città. Inutile per “Opposizione”

I neo assessori Sallicano e Miceli
I neo assessori Sallicano e Miceli

SIRACUSA – Un rimpasto della giunta, quello eseguito stamani dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, di cui si è parlato e polemizzato in queste ultime settimane per essere stato oggetto di scontro tra le varie aree del Partito Democratico.

Tra riformisti e fotiani da una parte che chiedevano l’azzeramento dell’intero esecutivo, e i Dem e renziani che invece, accogliendo in Direzione la proposta dell’assessore regionale, Bruno Marziano, e dello stesso primo cittadino, hanno sostenuto la tesi del rimpasto.

Un ritocco, che come abbiamo già scritto (Leggi) ha portato alle dimissioni, qualche giorno addietro dell’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Alfredo Foti, e questa mattina di Rosalba Scorpo alle Politiche Sociali, e Teresa Gasbarro alle Attività Produttive. Al loro posto hanno fatto l’ingresso in giunta, la commercialista Grazia Miceli e l’avvocato Giovanni Sallicano.

Il giudizio naturalmente spetta alla città e alle forze politiche e sociali.

Per i Verdi siracusani, guidati da Giuseppe Patti, il sindaco avrebbe scelto di legarsi ancora di più al Consiglio piuttosto che alla città: «Nulla da eccepire sui nomi scelti dal sindaco, sono dei validissimi professionisti».

«Incomprensibile ai più la logica di una sostituzione in questi terminicontinuano i Verdi -, se non per legarsi ancora di più al Consiglio comunale, che è sempre quello di “gettonopoli”, invece di aprirsi alla città e al centrosinistra, strategia che lo porterà a procedere in beata solitudine per la sua strada!
Un’Amministrazione comunale incapace di dare un colpo d’ala e guardare al futuro, ancorata alle poltrone e non in grado di disinnescare le mine disseminate da soggetti politici che hanno deciso di trasferire il dibattito politico nelle sedi giudiziarie.
Siamo pronti a collaborare con le forze del centrosinistra per costruire un futuro politico di alto profilo per la città di Siracusa.
La scelta di appoggiare il sindaco Garozzo e di garantirgli l’elezione, in risposta agli appelli di tanti soggetti del PD per un centrosinistra unito, si è dimostrata fallimentare.
Questa era l’occasione per dimostrare anche ai partiti alleati che nulla questa Amministrazione ha a che fare con certe lobby, ma poi rileggendo gli atti della Procura di Potenza riaffiorano certi malcostumi consolidati geneticamente».

Per i consiglieri comunali del gruppo “Opposizione”, Massimo Milazzo, Fabio Rodante, Salvo Sorbello, Cetty Vinci, il rimpastino sarebbe come un inutile pannicello caldo sulla fronte di un’amministrazione comunale moribonda.

«Il problema non è ovviamente il valore professionale dei due neo assessori nei rispettivi ambiti lavorativiaffermanoil problema è quello della frattura oramai insanabile, dopo tre anni dall’insediamento di Garozzo, tra l’amministrazione attiva e una  città che ogni giorno che passa continua ad essere soffocata dalle tante difficoltà che l’affliggono: la crisi economica, la disoccupazione, il disagio sociale, la pressione dell’imposizione tributaria comunale, la sporcizia, la qualità dell’aria,  le carenze del trasporto pubblico, il caos del traffico tanto all’interno del tessuto urbano quanto in questa stagione nelle zone balneari, l’abbandono dei siti monumentali e paesaggistici, la penuria di offerta culturale, la forte questione morale originata dalle tante inchieste giudiziarie a carico di amministratori, consiglieri, funzionari. Il disastro in cui Giancarlo Garozzo ha cacciato Siracusa – concludono i consiglieri di “Opposizione” –  non si risolve con un rimpastino di ferragosto, si risolve – come da tempo abbiamo chiesto – con le dimissioni e ridando la parola ai cittadini elettori».

Solidarietà all’uscente Teresa Gasbarro arriva invece dal gruppo consiliare “Area Democratica” dai consiglieri Cosimo Burti, Giuseppe Casella e Gianluca Romeo.

Ringraziamo vivamente Teresa Gasbarro per l’impegno ed il grande contributo dato durante il suo incarico di assessore alle attività produttive, agricoltura e pescadichiarano i tre consiglieri -. Aver messo a disposizione della collettività la sua esperienza e professionalità ha consentito di dare un forte impulso ad un settore che consideriamo fortemente strategico per lo sviluppo del territorio.  Siamo certi che il suo impegno politico continuerà anche fuori dallo specifico ruolo amministrativo, come da sempre in piena sinergia di intenti col gruppo politico che l’ha sostenuta e che continuerà certamente a portare avanti il lavoro e le linee politiche da lei tracciate».

 

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