
AMATRICE – Risolta la contesa su dove celebrare le esequie per le vittime di Amatrice, la cittadina che ha pagato più di tutti in vite umane, 231 su 292 vittime, e di Accumoli, 11 i morti, non più a Rieti ma bensì, come richiesto dai cittadini e parenti, direttamente ad Amatrice, questo pomeriggio, alle 18, così come sabato scorso per i funerali ad Ascoli, ancora una giornata di lutto nazionale per il Paese.
E a rappresentarlo, nel dolore e nella vicinanza alle comunità e alle famiglie colpite dal sisma del 24 agosto, ci saranno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e con lui tutti i vertici dello Stato, dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a quelli di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma, Virginia Raggi e il presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, Piero Fassino, ex sindaco di Torino.
Saranno 38 le bare allineate nella tensostruttura predisposta dalla Protezione Civile su 242 vittime complessive delle due cittadine, con un allerta meteo lanciate già ieri. E proprio l’allerta meteo e le difficoltà della viabilità per raggiungere Rieti, sarebbe alla base del rifiuto di non volere li, nel capoluogo di provincia le esequie, che saranno officiate dal vescovo di Rieti, Domenico Pompili.
Nella sua omelia, certamente parole di dolore, di conforto per i familiari, ma anche di speranza per un futuro che non dovrà dimenticarsi di questo dramma e ridare fiducia a tutti i cittadini delle regioni colpite, mentre la terra continua a tremare ancora.
Complessivamente, il Centro nazionale terremoti dell’Ingv, ha registrato ben 2.553 scosse, 129 delle quali di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 12 quelle di magnitudo compresi tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0.
Mentre ad Accumoli, secondo i dati forniti satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), il suolo si è spostato lateralmente di 16 centimetri. Un dato questo che si aggiunge all’abbassamento del suolo di 20 centimetri, rilevato ieri nella stessa aere.
Scosse e dati che continuano a suscitare paura e di tensione tra le popolazioni che piangono 292 morti, un dato destinato, purtroppo, a salire, visto che si parla ancora di dispersi, almeno una decina.
Sono più di 3.500 le persone ospiti nei campi e nelle strutture allestite dalla macchina dei soccorsi, come rende noto la Protezione Civile: 999 hanno trovato alloggio in quelle messe a disposizione nel Lazio, 1.351 nelle Marche, 1.072 nelle aree e strutture predisposte in Umbria e un centinaio risultano alloggiate in aree dell’Abruzzo. Più di 5.871 i posti disponibili per ospitare gli sfollati, ed altri, assicura sempre la Protezione Civile, possono essere aggiunti.
Intanto la procura di Rieti ha provveduto al sequestro della scuola “Capranica” di Amatrice, consolidata nel 2012, e sbriciolatasi la notte del sisma, così come tanti altri edifici pubblici che risultano essere stati interessati da interventi di consolidamento. Magistrati indagano sui materiali utilizzati e sulle procedure adottate, oltre che sui collaudi degli edifici. Così anche la procura di Ascoli Piceno e di fermo. Si cerca di capire dove si è sbagliato per non incorrere nei soliti errori delle ricostruzioni.
E a proposito di ricostruzione, prosegue il no di lega e M5S alla nomina, come vorrebbe il governo, dell’ex presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, a commissario straordinario, loro preferirebbero il prefetto ed ex commissario del Comune di Roma, Francesco Paolo Tronca.