
Siracusa – Mai seggio all’Assemblea regionale siciliana fu così conteso come quello di Pippo Sorbello, ex sindaco di Melilli ed ex assessore regionale all’Ambiente.
Edy Bandiera, oggi in Forza Italia ma ieri nell’Udc dove risulta il primo dei non eletti nella lista siracusana alle regionale del 2012, dopo la breve comparsa all’Ars al posto di Sorbello fermato dalla legge Severino per una condanna a 4 mesi per abuso d’ufficio, quand’era primo cittadino di Melilli, infatti, ritorna ad occupare il seggio del “Pippo”melillese, che ritorna così in panchina.
Quella che sembra una partita di basket dove i giocatori si danno il cambio, in pratica è la sentenza del Tribunale Civile di Palermo che da ragione a Bandiera sui tempi da calcolare per restare in campo, quindi all’Ars, in caso di sospensione per “fallo”, com’è accaduto a Sorbello, fermato per 18 mesi dopo la condanna.
Il provvedimento scattò alla fine di dicembre del 2013, con D.P.C.M. del 16 dicembre (e non dal 5 gennaio 2013 data della decorrenza), e il 5 gennaio 2014 Edy Bandiera poté sedere a Sala d’Ercole. Nel frattempo Sorbello aveva fatto ricorso sulla retroattività dello stesso (quindi al 5 gennaio 2013) e con la ratifica della presidenza del Consiglio gli venne data ragione facendo partire la sospensione dalla data di emissione e non dalla notifica, per cui a luglio Bandiera dovette riconsegnare il seggio a Sorbello, ad appena sei mesi dall’insediamento.
Ma il giovane politico siracusano non era rimasto con le mani in mano, facendo a sua volta ricorso al giudice che gli ha dato ragione, fermando Sorbello e facendolo rientrare all’Assemblea regionale per il tempo mancante alla sospensiva decisa dalla legge Severino.
Nel caso di una conferma della condanna di Sorbello per la vicenda legata all’abuso d’ufficio, allora il fermo dovrebbe potrarsi, a quanto pare, per altri 12 mesi, nel frattempo si sarà magari conclusa la legislatura alla Regione.
Sta di fatto che oggi Forza Italia acquisisce un seggio in più con Edy bandiera (che è vice presidente regionale del partito) e il governatore Crocetta ne perde uno tra i suoi sostenitori, quello che gli garantiva Pippo Sorbello in quanto Udc.