
SIRACUSA – Come dicevamo, dopo il collegamento shock tra il Consiglio comunale di Siracusa e la trasmissione di Rai Uno l’Arena condotta da Massimo Giletti, fioccano le proposte di riduzione dei costi di “gettonopoli”.
Dopo i consiglieri di maggioranza, ecco Fratelli d’Italia con Cetty Vinci ad avanzare modifiche tese a tagliare i costi della politica.
«Ritengo opportuno – afferma la Vinci – un intervento del Consiglio comunale che non sia declinato al tempo futuro ma avvenga immediatamente. E penso che le proposte anticipate dalla maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Garozzo sull’argomento siano i soliti “annunci”, sia perché di concreto agli atti non c’è nulla, sia perché senza una riduzione del tetto massimo dei gettoni cumulabili basterà semplicemente per loro aumentare il numero delle sedute, sia perché a questi annunci non corrisponde ad oggi una riduzione del numero di convocazioni delle commissioni consiliari, come dire non c’è coerenza tra il dire e il fare. Il provvedimento allegato sarà depositato, invece, domattina e potrà essere votato da subito, se i colleghi lo vorranno».
Cosa propone Fratelli d’Italia?
Questa la comunicazione inviata al presidente del Consiglio, Antonio Sullo, dove emerge, intanto la revoca della famosa delibera n. 109 del 2013 che estende anche ai capigruppo o suoi delegati il gettone di presenza pur non essendo componenti di Commissione, e poi un taglio ben visibile alle riunioni e al gettone, non più un terzo dell’indennità del sindaco bensì un sesto.
Ma ecco le proposte di Cetty Vinci.
“La sottoscritta consigliere Comunale Concetta Vinci, vista la situazione che si è venuta a creare a seguito della nota vicenda denominata “gettonopoli”, propone al Consiglio Comunale di approvare quanto segue:
- Immediata revoca in autotutela della Delibera del Consiglio Comunale 109/13;
- Immediata riduzione del tetto massimo cumulabile con i gettoni di presenza da 1/3 dell’indennità del Sindaco ad 1/6 della stessa indennità;
- Il numero massimo di sedute delle commissioni consiliari non dovrà superare il numero di due alla settimana per ogni commissione e comunque ciascun consigliere comunale non dovrà essere impegnato per più di due giorni alla settimana, al fine di ridurre drasticamente anche i rimborsi ai datori di lavoro”.