Scontro a distanza sul bando del “verde pubblico” a Siracusa tra il deputato Enzo Vinciullo e l’assessore Teresa Gasbarro

Vincenzo Vinciullo e Teresa Gasbarro
Vincenzo Vinciullo e Teresa Gasbarro

SIRACUSABotta e risposta tra il deputato regionale del Nuovo Centrodestra, Vincenzo Vinciullo, e l’assessore al Verde Pubblico di Siracusa, Teresa Gasbarro.

Al centro dello scontro a distanza la gara avviata dal Vermexio per la gestione del verde pubblico in città, in scadenza il prossimo 15 aprile. Una gara da 1 milione e 708 mila euro l’anno per sette anni, che secondo il parlamentare siracusano si potrebbero risparmiare affidandone il servizio alla Forestale.

In questa disputa, come si potrà leggere, quelli che abbondano sono i “numeri”, del tutto difformi tra quelli dati da Vinciullo e quelli “corretti” dalla Gasbarro.

«L’importo totale dei 5 lotti ammonta a 6.832.040 euro – ricorda l’on. Vincenzo Vinciullo. Il bando, non tiene assolutamente conto delle indicazioni della Finanziaria regionale, che chiedono di risparmiare e di affidare il servizio alla Forestale, che ha specifiche competenze nel settore. In altre realtà, dove gli Enti locali si sono rivolti alla Forestale, si è avuto un risparmio intorno al 60%, di conseguenza questo servizio anziché essere affidato ad oltre 6 milioni e 800 mila euro potrà essere reso a 2 milioni e 700 mila euro, con un risparmio per i cittadini di Siracusa di oltre 4 milioni di euro l’anno, che per 7 anni fanno la bellezza di quasi 29 milioni di euro. Io capiscocontinua Vinciulloche il Comune di Siracusa nuota nell’oro, avendo ampiamente e vergognosamente messo le mani nelle tasche dei siracusani, e pensa, adesso, di poter sperperare il denaro dei cittadini, ma credo che questa gara sia, come altre, veramente insopportabile, non solo a sentirne parlare, ma soprattutto a vederla pubblicata. Ricordo al sindaco che la città è in ginocchio, che i poveri sono sempre in aumento, che i ragazzi e le ragazze diversamente abili non hanno assistenza, che gli anziani sono abbandonati a se stessi, che le donne vittime di violenza non hanno alcun aiuto e che i soggetti fragili sono sempre più soli, pertanto chiedo al Sindaco di operare nell’interesse della città, revocando il Bando e destinando alle fasce sociali più deboli le somme non spese. Nel caso in cui ciò non avvenisseconclude Vinciullo sfoderando l’autorità del suo ruolo – sia chiaro che sottoporrò la gara agli Organi competenti per la valutazione del caso, mentre, dal punto di vista politico, non potrò non continuare a invocare le dimissioni di un sindaco che per i prossimi sette anni condannerà la città di Siracusa, e i futuri amministratori, al pagamento di un balzello insopportabile, in un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo».

Immediata la risposta dell’assessore al verde Pubblico, Teresa Gasbarro, anche per “correggere” i numeri forniti dall’on. Vinciullo nella sua richiesta di annullamento della gara.

«Avrei voluto evitare di intervenire con la procedura ancora aperta e a pochi giorni dalla celebrazione della gara, prevista per il 15 aprile – esordisce l’assessore Gasbarro -, ma sul bando per la manutenzione del verde pubblico vengono riferite alcune imprecisioni che rischiano di essere strumentalizzate e di alimentare una polemica basata su presupposti sbagliati. Mi riferisco, in particolare alla possibilità che il servizio possa essere svolto dai forestali, facendo ritenere che tutto si limiti alla semplice cura delle piante, alla scerbatura e alla pulizia delle aree verdi, mentre si tratta di un’attività più complessa. Altra imprecisione riguarda i costi – continua l’esponente della Giunta Garozzo, fornendo i costi del bando – la base d’asta della gara è di 1 milione 708mila euro l’anno, che per i 7 anni della durata del servizio ammonta a 11 milioni 956 mila euro: non si comprende davvero come, affidando la competenza all’Agenzia delle foreste demaniali, si possa realizzare un risparmio di “quasi 29 milioni di euro”. Nel dettaglio, la legge 15 maggio 2013 assegna al Corpo forestale la possibilità di eseguire interventi sul verde pubblico in convenzione con gli enti locali, ma la norma prevede per l’applicazione della stessa, la necessità di attendere l’adozione da parte dell’assessorato regionale competente delle disposizioni attuative per regolare le modalità con le quali il Corpo forestale può stipulare convenzioni con gli enti locali. La Regione ha approvato una legge, ma non ha ancora approntato la convenzione-tipo. Non è neppure vero che l’esecuzione degli interventi sarebbe a titolo gratuito – precisa l’assessore Gasbarro, smentendo Vinciullo. Laddove i comuni hanno stipulato delle convenzioni, ciò è avvenuto per singoli interventi a pagamento e non per realizzare il costante e duraturo servizio di manutenzione del verde pubblico. Per quanto attiene alla parte economica, a differenza di quanto sostenuto da qualcuno nei giorni scorsi, le convenzioni devono essere finanziate dall’Ente che le richiede. Allo stato non esistono collaborazioni di gestione del verde pubblico fra comuni della provincia di Siracusa e Agenzia delle foreste demaniali se non per specifiche aree su apposito progetto».

Dunque, niente “gratis” e niente “risparmio”, ma soprattutto impossibilità di arrivare ad una “convenzione” con la Forestale, non avendo la Regione, quindi anche  l’on. Vinciullo nella sua veste di deputato all’Ars, predisposto le disposizioni attuative e la convenzione-tipo tra Forestali ed Enti.

Detto questo, l’assessore Gasbarro ci dice quali sono i lavori che il Comune ha previsto nel bando per 1 milione e 708 mila euro l’anno.

«A Siracusa l’appalto prevede una serie di attività che completano e integrano la fruizione del verde pubblico – aggiunge ancora la Gasbarro -. Tali attività sono: compiti tecnici di catalogazione e di implementazione su una piattaforma GIS; repertorio fotografico di tutte le piante e di tutte le aree; apertura e chiusura dei parchi; modesti lavori edili; manutenzione, riparazione e ammodernamento degli impianti di irrigazione; cartellonistica; reperibilità dell’intervento; controllo funzionale di attrezzature e presidi presenti nelle aree verdi (giochi, panchine, cestini, viottoli, recinzioni ecc…); eventuali innaffiamenti di soccorso; fornitura di tutti i materiali necessari (terra vegetale, tutori, piante ecc…); elaborazione di progetti esecutivi per interventi straordinari; aggiornamenti informatizzati di ogni variazione del patrimonio verde.  É chiaro che l’appalto in corso mira ad una elevata qualità del servizio imponendo dettagliati standard di sicurezza, efficienza e sostenibilità degli interventi. Le varie imprese, inoltre, presenteranno delle offerte con le proposte migliorative che riguardano in sintesi i seguenti aspetti: miglioramenti del servizio e servizi aggiuntivi non previsti; organizzazione e reperibilità nella gestione; abbattimento dell’inquinamento atmosferico; strategie per la gestione degli sfalci.  È evidente che il servizio in appalto per la sua complessità e per la velocità di intervento mal si presta a una gestione in convenzione con l’Agenzia delle foreste demaniali, che prevede tempi abbastanza lunghi per l’elaborazione del procedimento.  Non escludiamo in futuro – conclude Teresa Gasbarro – attività in convenzione con l’Agenzia ma mirate alla realizzazione di specifici progetti su nuove aree verdi o su aree degradate della periferia urbana destinate a servizi che presentano ogni estate pericoli igienico–sanitari e pericoli di incendio».

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