SIRACUSA – Non sfugge al deputato regionale Ncd, Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, seppur in maggioranza alla Regione con il governo Pd, di Crocetta, ma all’opposizione nel governo Pd della sua città, Siracusa, la nomina da parte del sindaco Giancarlo Garozzo, della nomina dell’ottavo assessore della giunta, il medico e capogruppo di “Area Democratica” Antonio Moscuzza, con l’obiettivo principale di occuparsi del futuro ospedale che dovrà nascere dopo la scelta dell’area nell’ex Onp, l’ospedale neuropsichiatrico di contrada Pizzuta, per nulla gradito a Vinciullo, così come ai vertici dell’Asp. Leggi tutto “Nuovo assessore al Vermexio, per Vinciullo incompatibile ad occuparsi del nuovo ospedale in quanto dipendente Asp”
Se Angelino Alfano fosse vissuto nell’orbita degli Andreotti, dei De Mita e dei Cossiga, al massimo poteva contendere il ruolo di portaborse a qualche suo collega contemporaneo.
Ora, in coincidenza con la realizzazione della sua megalomane fissazione, quella di formare l’ennesimo nuovo centro, alternativo a destra e sinistra, chiaramente fallimentare in partenza, arriva questa tegola, che scopre tutte le “fruste”.
Lui, Angelino, è convinto che si tratti semplicemente degli scarti di un’inchiesta che fungono da lancette per l’orologio della macchina giudiziaria.
Ora, sarà vero anche questo, anzi rappresenta il pane quotidiano del Fatto e di tutti i giustizialisti della prima ora. Però, la difesa di Alfano suona come una melodia già ascoltata e un po’ stonata.
In sostanza, si legge sul Fatto online che il padre manda curriculum per assunzioni alle Poste, il fratello viene assunto alle Poste e Angelino rimane “francobollato” alla poltrona.
Tutta una storia di raccomandate…
Però, nulla di nuovo.
L’elemento essenziale, quello che dovrebbe interessarci, è l’inadeguatezza di Angelino nell’espletare le sue funzioni da politico, sufficiente per rimandarlo indietro, ad Agrigento, lui e la raccomandata.
Anche qui, il buon Angelino ha una risposta prioritaria. A comandare è il popolo, il quale gli consegna ad ogni tornata elettorale una quantità impressionante di “croci” sulle schede elettorali, al punto da innalzarlo a croce nostra.
Vero è. Ma è proprio in questa verità assoluta dove casca l’asino, anzi per essere siciliani, come lui, “u sceccu”.
A prescindere dalla vicenda legata al ministro Angelino Alfano, che si erge solo a mo’ di esempio, questa storia delle raccomandate e delle prioritarie porta con se una serie di riflessioni che non riguardano esclusivamente la politica, ma l’intera società.
I curriculum consegnati, la raccomandazione per ottenere un posto pubblico o in generale l’utilizzo della politica per fini personali è una prassi consolidata del sistema italiano, si tratta di una trattativa, di uno scambio, di un dare ed avere, di un tu dai una cosa a me e poi io ne do una a te.
Bene, qui pare che il problema sia circoscritto esclusivamente nella sostituzione dei politici con quelli nuovi, dotati di super poteri e con le stelle brillanti, lasciando immutato il contesto circostante.
La palazzina sta crollando, mica cambiare gli inquilini del terzo piano la rende automaticamente agibile.
L’antipolitica ed il populismo non ci aiutano, al contrario, il problema è culturale e riguarda tutti, nessuno escluso, personale politico compreso.
SIRACUSA – In una Sicilia dove la disoccupazione giovanile supera il 60% e quella ordinaria viaggia abbondantemente oltre il 30%, con una povertà che i dati Istat ci dicono sempre più in crescita, e migliaia di famiglie che non sanno dove sbattere la testa perché non arrivano neanche alla prima settimana del mese, a lamentarsi di non arrivare alla fine del mese, con 11 mila euro lordi mensili, guarda caso sono i parlamentari regionali. Leggi tutto “Con 11 mila euro lordi al mese i deputati all’Ars “non arrivano alla fine del mese”, la dichiarazione dell’on. Vinciullo a “La7””