
SIRACUSA – La decisione della giunta Garozzo di allargare l’area a traffico pedonale davanti ad un altro dei monumenti archeologici della città, il Tempio di Apollo, in Largo XXV Luglio ad Ortigia, e quindi disegnare una nuova viabilità con transito a doppio senso su via Chindemi, spostamento dei semafori e quant’altro necessario, non è stata condivisa dai consiglieri della Circoscrizione, Raffaele Grienti e Salvatore Gibilisco.
A loro dire, la scelta di rimodulare la ZTL non sarebbe gradita neanche dai commercianti e dai residenti, e il tutto si trasforma in uno scontro con l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Municipale, Antonio Scarso.
Inizia così una serie di batti e ribatti a suon di comunicati stampa e dichiarazioni, in particolare su un’ incontro di mezza estate, un sabato di luglio, dove Grasso afferma di aver presentato l’iniziativa alla Circoscrizione ma, guarda caso, sarebbero risultati assenti proprio Grienti e Gibilisco, adesso critici.
Dal canto loro, invece, proprio i due giovani consiglieri smentiscono Grasso, sostenendo non solo di essere stati presenti all’incontro, ma addirittura di esserne stati i fautori.
Ora aspettando che anche i Ris indaghino per stabilire chi era presente o meno, resta il problema della condivisione o no, di un provvedimento di mobilità della città, che di certo potrebbe rendere più facile la fruizione dei beni culturali e archeologici da parte dei turisti, e forse anche alleggerire il centro storico di qualche auto.
Nello stesso tempo, però, lo scontro tra organi istituzionali, fa emergere l’infinità di contraddizioni esistenti sul futuro di Ortigia, e sulla valorizzazione del suo straordinario patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico (inserito nella World Heritage List dell’Unesco), garantendo tutti, dalle attività commerciali, esercenti e residenti. Insomma, trovare il giusto equilibrio, insieme.