Una risoluzione dei parlamentari Pd Amoddio e Zappulla per impegnare il governo a salvare Eni Versalis

eniSIRACUSA – Dopo quanto esternato dai vertici di Eni di voler abbandonare la chimica in Italia, e  di vendere Versalis, i cui impianti si trovano a Gela e a Priolo, è forte la preoccupazione del sindaco e dei lavoratori del settore.

Necessario a questo punto un impegno da parte del governo nazionale a sostenere il settore chimico nazionale. Partendo da queste preoccupazioni i parlamentari siracusani del Pd, Sofia Amoddio e Pippo Zappulla, oltre ad aver presentato interrogazioni al ministro dello Sviluppo Economico, hanno firmato, assieme ad altri parlamentari una risoluzione che impegna, qualora votata in Commissione Attività produttive, il governo Renzi a sostenere la chimica italiana, riconoscendone la valenza strategica.

«Versalis è la più grande azienda chimica italianaha dichiarato l’on. Amoddioed è evidente che dal suo futuro dipenderà quello dell’intera industria chimica nazionale. Per questo motivo, oltre ad aver depositato una interrogazione al ministro competente, ho firmato ieri una risoluzione che impegna il governo al più attento monitoraggio delle prospettive della filiera chimica in Italia ed alla tempestiva attivazione di ogni strumento di politica industriale utile al rafforzamento della competitività e della sostenibilità della chimica italiana, anche attraverso il ripristino dell’Osservatorio chimico nazionale, in sede ministeriale e delle sue articolazioni territoriali».

«La chimica Eni Versalisha aggiunto l’on. Zappullarappresenta oggi, dopo anni di scelte discutibili e alcune sciagurate, uno dei pochi punti di forza del sistema produttivo e competitivo del sistema italiano. La chimica italiana ha bisogno di risanamento ambientale, di confermare gli investimenti previsti, di produzioni di qualità sostenibili e competitive ambientalmente,  non di mere operazioni finanziarie. Legittime quindi le riserve e le preoccupazioni per gli stabilimenti siciliani di Gela e di Priolo; con la scomparsa della chimica Eni in Sicilia si indebolirebbe in modo pesante l’apparato produttivo e occupazionale degli stabilimenti isolani. Chiediamo quindi al Governo e al ministro per lo Sviluppo Economico di attivarsi per rivedere le scelte Eni, per garantire la continuità e sviluppo del piano industriale, degli investimenti previsti e delle garanzie occupazionali».

Preoccupazioni sono state espresse anche dal deputato regionale siracusano di Forza Italia, Edy Bandiera.

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