
Siracusa – E’ stata rinviata a questa sera alle 19 la seduta del Consiglio comunale di Siracusa, dopo che ieri sera la seduta era stata sciolta per mancanza del numero legale.
A caratterizzare i lavori di ieri era stato un lungo dibattito politico che aveva tolto spazio e tempo ai punti posti all’ordine del giorno, tra questi il regolamento sul marchio Denominazione comunale (Deco) per i prodotti locali; e l’ordine del giorno dell’opposizione sulla nuova gara d’appalto per i rifiuti solidi urbani, in particolare riguardante il futuro dei lavoratori dell’Igm, l’impresa che per anni ha gestito il servizio a Siracusa. E in aula ieri sera era presente un gruppo di lavoratori.
Oltre all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, l’unico passaggio consumato nella riunione di ieri è stato il giuramento dei tre nuovi consiglieri entrati nell’assise per effetto di una sentenza del Tar, che ha rimesso a posto una discrasia matematica che aveva considerato al di sotto della soglia del 5% la lista di “Rinnoviamo Siracusa Adesso”, mettendola in questi anni fuori dal Consiglio.
Si tratta di Santino Armaro, Loredana Spuria e Tonino Trimarchi, che hanno dichiarato l’adesione al gruppo del Pd, rafforzando cos’ la maggioranza e il gruppo renziano che fa riferimento al sindaco Garozzo, nonostante si fossero candidati con la lista “Rinnoviamo Siracusa adesso” con il simbolo della fondazione “Big Bang” che fa capo a Matteo Renzi.
Hanno lasciato il consiglio comunale Gaetano Favara, Cristina Merlino (Garozzo Sindaco) e Marina Zappulla (Pd).
Dopo il giuramento, il vice presidente Giuseppe Impallomenti, che ieri ha condotto i lavori in assenza del presidente Leone Sullo, ha formulato gli auguri ai nuovi consiglieri e ha ringraziato gli uscenti per il lavoro svolto.
Prima di toccare gli argomenti all’ordine del giorno, sono intervenuti Gaetano Firenze e Salvo Sorbello per presentare due interpellanze. Il primo ha sollevato il problema dei criteri che stanno alla base della concessione di contributi e patrocini onerosi, che per legge, ha sostenuto, devono essere resi noti; il secondo ha prima lamentato la mancata risposta, da parte dell’Amministrazione, alle interrogazioni presentate dai consiglieri, poi ha invitato la presidenza a riconsiderare la composizione delle commissioni permanenti alla luce del nuovo assetto dell’assise e del voto espresso dai cittadini.
Poi ha preso la parola Giuseppe Casella per chiedere di dare precedenza nella discussione, chiedendone il prelievo, ai 3 regolamenti all’ordine del giorno relativi: al marchio Deco, ai murales e agli artisti di strada.
Decisamente contrari si sono detti Sorbello, Simona Princiotta, Firenze, Cetty Vinci, Giuseppe Rabbito e Gaetano Malignaggi, secondo i quali bisognava dare la precedenza alla questione del nuovo appalto sull’igiene urbana, perché considerata più urgente per la città e perché interessa il futuro di oltre 250 lavoratori Igm.
Favorevoli al prelievo si sono detti, invece, Salvo Cavarra, Alberto Palestro, Roberto Di Mauro, Francesco Pappalardo e Alessandro Acquaviva. È stato un confronto a tratti molto teso, durato oltre un’ora, al termine del quale è intervenuto il sindaco, Giancarlo Garozzo, per ribadire che il posto di lavoro dei dipendenti Igm non è in discussione.
«Tutt’al più – ha aggiunto il sindaco – per qualcuno potranno cambiare le mansioni visto che col nuovo appalto sarà introdotto un sistema basato sulla raccolta porta a porta e si tenterà di raggiungere i livelli di differenziata previsti dalle nuove norme».
Alla prova del voto, la proposta di Casella è stata accolta con 19 sì e 2 no e il presidente Impallomeni ha messo in discussione il regolamento sulla Deco. La proposta è stata illustrata da Cosimo Burti, promotore dell’iniziativa, che ha parlato di occasione per la città e per l’economia locale anche in vista dell’Expo di Milano.
«Il marchio Deco – ha spiegato Burti – darà un valore aggiunto a tutti i nostri prodotti tipici, enogastronomici e artigianali, e una loro migliore collocazione nei mercati».
Prima di passare alla discussione sul merito e sugli emendamenti, il vice presidente Impallomeni ha dovuto sostituire uno degli scrutatori, passaggio che, su richiesta di Sorbello, è avvenuto con voto per appello nominale. Al termine della votazione la presidenza ha preso atto della mancanza di numero legale e ha aggiornato i lavori, appunto alle 19 di oggi.