Sulla “gettonopoli” siracusana interviene il presidente del Consiglio comunale Leone Sullo

Leone Sullo
Leone Sullo

Siracusa – Sulla vicenda “gettonopoli”, ovvero i gettoni di presenza liquidati ai consiglieri comunali di Siracusa, denunciata dal locale meetup del Movimento 5 Stelle di Siracusa  (vedi nostro articolo) interviene il presidente del Consiglio comunale, Leone Sullo.

«Il Consiglio ed i consiglieri hanno sempre operato nel rispetto della legge e del nostro Regolamentoafferma il presidente Sullo -. Essi stabiliscono  in maniera chiara da un lato i tetti alle presenze ed alle indennità; dall’altro, riconoscendo ai Consigli autonomia regolamentare, rimandano alla loro potestà ogni ulteriore determinazione. Per me è la seconda consiliatura e posso dire che rispetto al passato non c’è stata alcuna modifica regolamentare tendente ad incidere su ulteriori costi della politica».

Così dunque il presidente Sullo che continua.

«Massimo rispetto per tutti ma attenzione alle strumentalizzazioni: non c’è alcun elemento nuovo nel “modus operandi” delle Commissioni, si è solo montato un caso su un parere reso da un funzionario dell’assessorato regionale agli Enti locali. Atto, peraltro, non ancora notificato al Comune e del quale si estrapola uno stralcio per farne derivare una serie di considerazioni politiche che ritengo non facciano il bene di nessuno».

Il presidente del Consiglio entra poi nel merito della vicenda.

«In attesa della trasmissione  ufficiale del parere della Regionesottolinea Leone Sullo -, per il Comune vigono le disposizioni contenute nella legge regionale 30 del 2000 e  il Regolamento del Consiglio. Ci supporta inoltre anche la nota con la quale l’Assessorato regionale agli Enti Locali, su un esposto presentato sulla composizione delle Commissioni consiliari,  prendendo atto delle argomentazioni rappresentate dal Comune di Siracusa ove già si riporta il contenuto della delibera n.109 del 22 / 10 / 2013, ha  comunicato l’archiviazione della pratica confermando di fatto la legittimità dell’operato del Consiglio. Atti questi, peraltro, trasmessi anche alla Prefettura in data 04 / 10 / 2013. Il resto appartiene alla politica, anzi ad un certo modo di fare politica. L’Amministrazione Garozzo – conclude il presidente del Consiglio comunale –  ha dato un’accelerazione all’attività dell’Ente: questo ha determinato la trasmissione in Commissione, e quindi in Consiglio, di una mole di provvedimenti per i quali occorreva il relativo parere. Il tentativo di trasformare la tempistica ed il lavoro dei Consiglieri in qualcosa di altro e di diverso mi ha molto rattristato».

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