Gianluca Gemelli dopo essere finito sotto inchiesta a Potenza si dimette da commissario di Confindustria Siracusa

Federica Guidi e Gianluca Gemelli
Federica Guidi e Gianluca Gemelli

SIRACUSA – Tanto tuonò che piovve. Dopo essere finito nell’inchiesta della procura di Potenza sullo smaltimento dei rifiuti legati alle estrazioni petrolifere al centro oli di Viggiano (Potenza), che ha già portato in carcere cinque persone, e dopo le dimissioni di ieri del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, sua compagna nella vita, Gianluca Gemelli, il 42enne imprenditore di Augusta, con interessi nel settore petrolifero e dell’ingegneria, ha rassegnato le dimissioni da commissario di Confindustria Siracusa, incarico nel quale era stato nominato nel dicembre scorso assieme a Giovanni Maiorana dal collegio dei probiviri confederali nazionale.

Gianluca Gemelli, molto vicino all’attuale vice presidente nazionale di Confindustria, Ivan Lo Bello, presidente altresì di Unioncamere nazionale oltre che della Camera di Commercio di Siracusa, è accusato di corruzione e traffico di influenze illecite (… e si capisce il come), per gli investimenti Total di contrada Tempa Rossa a Corleto Perticara, in provincia di Potenza.

A tradirlo, come si è detto in questi giorni, una intercettazione telefonica, del 5 novembre 2014, nella quale il ministro Guidi rassicura il suo compagno, Gemelli appunto, su un emendamento che sta per essere inserito nella Legge di Stabilità che avrebbe sbloccato gli investimenti Total del progetto “Tempa Rossa”: «E poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d’accordo anche ‘Mariaelena’, quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte».

A sua volta Gemelli passa l’informazione ai vertici della Total,  che naturalmente ringraziano: «Chiamo per darle la buona notizia, si ricorda che tempo fa c’è stato casino che avevano ritirato un emendamento? Pare che oggi riescano ad inserirlo nuovamente al Senato… pare ci sia l’accordo con Boschi e compagni. È tutto sbloccato».

Gemelli, dunque, che si dichiara estraneo ad ogni illecito e fiducioso del lavoro della magistratura, dopo essere stato il motivo scatenante delle dimissioni della sua compagna da ministro dello Sviluppo Economico del governo Renzi,  lascia la guida, seppur da commissario, dell’associazione degli industriali siracusani.

In carica resta solo l’altro commissario, Giovanni Maiorana, almeno sino all’elezione dei nuovi organismi previsti, forse, per dopo l’estate.

Dal dicembre 2014, quando l’allora presidente Francesco Siracusano venne dichiarato decaduto, la guida di Confindustria Siracusa non ha trovato stabilità. Dopo Siracusano venne nominato commissario Ivo Blandina, che però finì in una inchiesta per truffa alla Regione e nel dicembre scorso dovette dimettersi. Al suo posto il collegio dei probiviri nazionale nominò commissari Giovanni Maioranza  e, per l’appunto, l’augustano Gianluca Gemelli che oggi a gettato la spugna.

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