Canicattini, lettera minatoria contro l’assessore ai servizi sociali Marilena Miceli recapitata al protocollo del Comune

Marilena Miceli
Marilena Miceli

Canicattini – Una lettera intimidatoria nei confronti dell’assessore al Welfare del Comune di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, è stata recapitata questa mattina con la posta al protocollo del Comune.

All’interno solo poche parole scritte con i ritagli dei giornali. Il sindaco Paolo Amenta e l’assessore Miceli, che questa mattina è stata riconfermata nella carica dopo l’azzeramento della Giunta dei giorni scorsi, hanno denunciato il fatto ai Carabinieri della locale stazione.

Non è la prima volta che un amministratore viene preso di mira da balordi e da ignoti. Nel giugno del 2013, come si ricorderà, un ordigno rudimentale venne collocato sulla porta di casa del sindaco Amenta. Fortunatamente non ebbe conseguenze per lo spegnimento della miccia.

«Come Anci, purtroppo, lo denunciamo ormai da tempo – ha dichiarato il sindaco Paolo Amenta, che è anche vice presidente regionale di AnciSicilia – che oggi più che mai, con la crescita del disagio sociale e della povertà, i sindaci e gli amministratori pubblici, unico ed ultimo front office con i cittadini nel territorio, sono vittime di fatti come questo se non addirittura di aggressione come è avvenuto a tanti colleghi sindaci in Sicilia. L’Assessore Miceli in questi due anni e mezzo di Amministrazione è stata impegnata proprio nel dare risposte, con le poche risorse che i Comuni si ritrovano dopo i tagli subiti da parte dello Stato e della Regione, al disagio sociale e alla povertà, causata dalla mancanza di lavoro e da una crisi che non ha precedenti. Consapevoli di ciò – continua il primo cittadino di Canicattini Bagni – come Amministrazione comunale, proprio sui Servizi Sociali abbiamo riservato quasi tutto ciò che era possibile del nostro Bilancio, creando borse di lavoro, assistendo e sostenendo le famiglie. Di più non possiamo fare. Il Governo nazionale e quello regionale, che ha tagliato ad un terzo i fondi per le politiche sociali in Sicilia, devono rendersi conto che oggi contro la povertà occorrono misure eccezionali che ci aiutano ad uscire da questo tunnel. La situazione – conclude il sindaco Paolo Amenta – contrariamente ad una idea vecchia che qualcuno si è fatto dell’amministrare un Comune è drammatica e necessita dell’impegno di tutti e dell’unità di tutta la classe dirigente. Non a caso nei giorni scorsi, al di la dei commenti degli scettici, ho chiesto a tutto il Consiglio comunale un atto di coraggio, un’assunzione di responsabilità più ampia, un fronte unico, per contribuire insieme a dare risposte ai nostri cittadini».

«Per quanto mi riguarda – ha detto l’assessore Marilena Micelicome dimostra l’accettazione della delega al Welfare di questa mattina, continuerò a fare il mio lavoro di amministratore, consapevole di aver fatto tutto il possibile, assieme al sindaco e all’Amministrazione comunale, per porre un freno al disagio e alla povertà. I Governi, quello nazionale e regionale, devono rendersi conto di quella che purtroppo è la realtà nei territori e assumere atti concreti che ci aiutino a risolvere questi problemi».

Solidarietà all’assessore Miceli dai colleghi della Giunta e dal Consiglio comunale di Canicattini.

Solidarietà all’assessore Miceli anche dal parlamentare nazionale del PD, Sofia Amodio: «Esprimo la mia solidarietà a Marilena Miceli, assessore al Welfare di Canicattini Bagni vittima di una lettera anonima di minacce. Atti intimidatori come questo non possono essere tollerati. I sindaci e gli assessori comunali, spesso in prima fila nell’affrontare i problemi dei cittadini diventano vittime di una situazione di disagio generale ma nessun malessere può sfociare in atti delinquenziali. Confido che la Procura e le forze dell’ordine facciano chiarezza su questo ennesimo spiacevole episodio».

Solidarietà anche dalla Cgil di Siracusa e di Canicattini. In una nota a firma congiunta del segretario provinciale Paolo Zappulla, e di quello canicattinese, Salvo La Rocca, si afferma: «Massima solidarietà all’assessore Miceli e piena fiducia nell’azione degli investigatori e della magistratura. Condanniamo unanimemente questi atti vili e criminali che hanno colpito l’assessore al welfare Marilena Miceli. Seppur viviamo in tempi in cui il disagio sociale ha raggiunto livelli insopportabili, nessun atto intimidatorio potrà mai giustificare ciò. Siamo fiduciosi nelle forze dell’ordine affinché venga fatta piena luce sull’accaduto».

Solidarietà è arrivata all’assessore Miceli dal Circolo PD di Canicattini Bagni che per bocca del suo segretario Oliviero Guzzardo ha dichiarato: «Esprimiamo piena vicinanza e solidarietà all’Assessore Marilena Miceli vittima di una vile intimidazione che condanniamo con forza. In questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dall’Assessore Miceli, così come del Sindaco Paolo Amenta e di tutta l’Amministrazione, in un settore alquanto delicato e oggi più che mai fragile, come i Servizi Sociali, in un momento difficile per il Paese ed in particolare per la Sicilia. Le risposte alla crescita del disagio sociale e della povertà che stanno colpendo fasce sempre più larghe di cittadini, non necessitano di violenza o di atti mafiosi, ma di misure governative, nazionali e regionali, indirizzate ad arginare questi problemi e a garantire, principalmente, il lavoro e la dignità ai cittadini. Vicinanza, dunque, a Marilena Miceli e ai tanti amministratori che in Sicilia oggi sono in prima linea nel sostenere le famiglie e i cittadini in difficoltà».

Solidarietà anche dalla comunità canicattinese in America. Il presidente della Canicattinese Men’s Society di Hartford, Paul Pirrotta e il presidente uscente Salvatore Bordonaro, che hanno avuto modo di conoscere l’assessore Miceli in occasione della visita della rappresentanza del Comune nel 2013 proprio ad Hartford, in un post su FB hanno espresso forte condanna dell’atto intimidatorio.

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