Sicurezza, un dibattito tra “sordi” a Francofonte, il segretario del Silpol Russo auspica un possibile nuovo confronto

Il Palazzo Municipale di Francofonte
Il Palazzo Municipale di Francofonte

FRANCOFONTE – L’azione da commando di questa notte a Francofonte, nel rubare il bancomat della Banca agricola popolare di Ragusa nella centralissima via Commendatore Belfiore,  sradicandola con una pala meccanica dal muro (leggi), fotocopia di quanto accaduto lo scorso 14 maggio ma ad un’altra filiale, a qualche centinaio di metri di distanza sempre nella stessa arteria, il Credito Italiano, e l’altra azione da commando-bullismo, lo scorso fine luglio, che ha avuto come obiettivo la scuola media di via Europa, devasta da ignoti, ripongono con forza un problema di garanzia di sicurezza nella cittadina agrumicola.

Sicurezza che non può certo tradursi in una occupazione militare della città, Francofonte anni addietro, alla fine degli anni ’80, ha vissuto i presidi militari per proteggere chi denunciava il racket, ma in una diversa e più rafforzata vigilanza, non solo attraverso un numero maggiore di uomini, che purtroppo oggi non sono mai sufficienti, ma un più intelligente utilizzo delle risorse e delle tecnologie, come la videosorveglianza di qualità, una condivisione e collaborazione tra le varie forze dell’ordine e, soprattutto, una maggiore e più attiva collaborazione dei cittadini con le forze di polizia.

Compresa, per il ruolo che le compete, la Polizia Municipale, con la quale chi governa la città dovrebbe riprendere il dialogo anziché creare steccati e muri.

Di tutto questo, purtroppo, si è discusso tante volte, senza cavare, come si dice, “un ragno dal buco”, a discapito della comunità, delle sue attività produttive e dello sviluppo futuro. Già, perché lo sviluppo vuole garanzia di serenità e sicurezza, in particolare gli investitori.

Il dibattito aperto in città sul tema della sicurezza, si ha però l’impressione sia tra sordi,  fatto più di contrapposizioni politiche, spesso troppo “personalizzate”, piuttosto con finalità ed obiettivi unici.

Non sono mancate occasioni che mi sono ritrovato, vuoi anche per un legame con le mie origini francofontesi, ad ospitare l’intervento di un caro amico e francofontese, Nello Russo, che di sicurezza si occupa anche nella sua veste di segretario nazionale del Silpol,  il sindacato dei lavoratori della polizia locale.

Anche per questa nuova azione criminale, Russo, che ama tanto la sua comunità, prova a dare il suo contributo, ci si augura ascoltato, da operatore della sicurezza, per riallacciare un rapporto ormai teso e logorato, ma anche per dare consigli utili a chi amministra su come poter migliorare sicurezza e ordine pubblico.

Il segretario del Silpol, Nello Russo
Il segretario del Silpol, Nello Russo

«Questo nuovo episodio avviene proprio in questi giorni che in città si è animata la discussione, sviluppatasi su Facebookafferma il segretario nazionale del Silpolin merito alla mancanza di presidi a tutela della sicurezza e del quieto vivere civile. Sono, queste, delle condizioni essenziali anche riguardo alla tutela del mercato economico locale, che sta purtroppo vivendo un momento di profonda depressione in termini di investimenti e di occupazione. Poche risorse poco lavoro, poche aziende scarsa occupazione. Il mondo dell’agricoltura e dell’artigianato a Francofonte, sotto osservazione da anni, gira oramai troppo lentamente per restare in equilibrio. Tuttavia rimane aperta la problematica della sicurezza e dell’ordine pubblico, materie riservate alla competenza dello Stato e riguardo ai quali i Comuni e la Polizia locale, i vigili urbani, hanno un ruolo di sostegno, ma con funzione ausiliaria. Per fare chiarezza – continua Nello Russo -, il servizio di prevenzione dei fenomeni delinquenziali in materia di sicurezza e ordine pubblico spetta in via ordinaria ai Carabinieri ed alla Polizia di Stato. La Polizia Municipale collabora con le forze di polizia statali e concorre al mantenimento della sicurezza in funzione del principio di legge della sussidiarietà, che consente in alcuni casi ai sindaci di prestare, per quanto possibile, la collaborazione istituzionale nell’attività di tutela della sicurezza. In tal senso la Polizia Municipale svolge servizi coordinati insieme alla Guardia di Finanza, alla Polizia e ai Carabinieri. Ma i compiti istituzionali “primari” della Polizia Municipale sono altri e sono molteplici e si spalmano su numerosi campi della convivenza quotidiana. Attualmente l’organico dei vigili urbani è ormai talmente ridotto che, a volte, diviene impossibile garantire i turni di lavoro e svolgere i servizi di competenza con una certa regolarità. La viabilità, l’edilizia, il mercato settimanale, gli ambulanti, l’ambiente, il randagismo, fino al più complesso servizio di polizia giudiziaria sono elementi che rientrano nel concetto amministrativo e più generale di “sicurezza urbana”. Considerato che il Comune di Francofonte – sottolinea il segretario del Silpol – non è nelle condizioni di assumere nuovo personale in via ordinaria tramite i concorsi pubblici, è possibile sopperire alle carenze di organico sviluppando un progetto di consorzio con altri Comuni, o avviando le cosiddette  assunzioni stagionali a tempo determinato, secondo quanto previsto dalla recente decretazione finanziaria statale e dal codice della strada. Entrambe le soluzioni possono essere adottate contemporaneamente.   Ora, dopo un lungo periodo di incomunicabilità tra sindacati ed amministrazione comunale, da qualche settimana sono riprese le trattative sul nuovo contratto di lavoro aziendale, grazie anche all’impegno del nuovo segretario comunale dottor Milazzo, che sembra volere offrire la sua proficua mediazione nel confronto tra le parti sociali. In questo contesto stiamo approfondendo la problematica del personale e dell’organizzazione degli uffici comunali. Spero che, nell’interesse della città intera, si possano trovare soluzioni condivise, senza contrasti tra sindacato e amministrazione comunale. Resta comunque il fatto che – conclude Russo – pur nei limiti della sua competenza e ruolo istituzionale, il sindaco Salvatore Palermo, insista presso il governo nazionale ed il prefetto, affinchè provvedano con urgenza al rafforzamento della locale stazione dei Carabinieri, per essere organizzata al meglio e più adeguatamente, ed affinchè sia aumentato il presidio di Polizia anche con l’ausilio dei vigili urbani, il cui organico dovrà comunque essere incrementato, sul piano operativo, con personale giovane e motivato».

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