In coma farmacologico l’anziano 80enne di Siracusa dato alle fiamme, mentre la città domani si stringe in preghiera

Giuseppe Scarso
Giuseppe Scarso

SIRACUSA – Mentre proseguono e si attendono novità sulle indagini della Squadra Mobile di Siracusa per dare un volto ed un nome agli autori del barbato tentato omicidio dell’anziano 80enne di Siracusa, Giuseppe Scarso, dato alle fiamme, lo scorso 1 ottobre, nella sua casa di via Servi di Maria nel quartiere Grottasanta, lui, vittima inconsapevole di una parte malata della società, lotta ancora tra la vita e la morte al centro grandi ustionati del Cannizzaro di Catania, in coma farmacologico.

Le sue condizioni sembrano stazionarie, nessun  segno di ripresa, ma i sanitari, così come i familiari e l’intera città, spera nella fibra forte dell’ex fruttivendolo vittima della violenza e dell’imbarbarimento di una parte di città, cresciuta nell’abbandono e nel vuoto delle periferie.

Uomo tranquillo e voluto bene dal vicinato, deriso per la sua disabilità (qualche problema fisico e psichico), preso di mira da gruppi di giovanissimi, proprio per il suo stato, favoriti dal fatto che don Pippo, così lo conoscono nel  quartiere, abitasse da solo. Atti di inciviltà che i familiari hanno sempre denunciato, ma che non sono serviti a porre fine ai giochi “perversi” di una generazioni di falliti e insolenti, che non hanno avuto rispetto per un essere umano, un anziano, un disabile.

Intanto in città cresce la solidarietà nei confronti di don Pippo Scarso e domani il quartiere e in tanti daranno vita ad un momento di preghiera nella vicina chiesa di Grottasanta e poi davanti all’ingresso dell’abitazione dell’anziano, teatro della violenza subita.

Tra i tanti ci saranno anche le 13 associazioni che aderiscono al Co. Pro. Dis, il Coordinamento provinciale per la Disabilità, presieduto da Lisa Rubino.

«La nostra totale solidarietà va alla persona che sabato scorso é stata oggetto di un’atto di inaudita violenza da parte di un gruppo di ragazzi nei pressi del quartiere di Grottasantascrive in una nota Lisa Rubino -.  Cosa induce un individuo, un gruppo di giovani  così detti “bulli”, a mostrare la parte peggiore di se stessi? cosa “muove” una persona o più persone a dare fuoco ad un anziano con problemi intellettivi? Persona incapace di capire, quindi incapace di difendersi dai suoi aggressori. Noi  associazioni, quindi Coordinamento provinciale di persone con disabilità e dei loro familiari di Siracusa, che da  anni opera nel territorio con il fine di tutelare le persone più deboli, di far crescere la coscienza civile, di attivare tutti quei meccanismi sociali affinché la città possa “includere” dignitosamente le persone con disabilità, NOI condanniamo chi, con il “bullismo” colpisce i più deboli: le conseguenze sono spesso devastanti. Chi subisce episodi di violenza verbale, psicologica,  fisica, rimane spesso isolato. La città non può rimanere silenteaggiunge la presidente del Co. Pro. Dis.non ci si può nascondere dietro un facile “non ho visto”, proprio li, dove accadono i fatti, proprio in quel luogo bisogna trovare i colpevoli di questo “infame” gesto. Le poche certezze vacillano, poiché questi episodi possano trovare facile terreno,  nessuno di noi è al sicuro nelle proprie case, nei posti di lavoro, nelle scuole o in strada. Il bullismo non è un episodio, il bullismo è un atto “vile” che colpisce i più deboli, chi non sa o può difendersi dalle aggressioni, qualunque aggressione essa sia. Diventa necessario che le istituzioni prendano delle misure, bisogna prevenire al più presto, i quartieri, le scuole, le famiglie  debbono “segnalare” alle autorità presenti sul territorio ogni segnale, ogni forma di violenza va immediatamente “denunciata” e non “nascosta”. Auguriamo una pronta guarigione alla persona che ha subito questo “vile” attoconclude la Rubino -, e soprattutto auspichiamo che questi delinquenti possano avere un volto e consegnati alla “giustizia”. Il Coordinamento Co.Pro.Dis., domani,  si unirà al momento di preghiera per Giuseppe Scarso insieme alle associazioni del territorio».

Sono 13, come si diceva, le associazione che aderiscono al Co. Pro. Dis. E che saranno presenti al momento di preghiera: A.I.S.M. – Associazione Italiana Sclerosi Multipla – Siracusa; Associazione Diversamente Uguali –  Associazione di Famiglie di persone con disabilità – Siracusa; Associazione Padre Pio – Associazione Disabili – Floridia; Associazione “I Figli delle Fate” sez. ANGSA –  Associazione genitori soggetti autistici – Siracusa; Associazione “RISORSE”- Siracusa; AVULSS – Associazione volontari nelle unita locali sanitarie – Siracusa; Movimento Apostolico Ciechi – Siracusa; O.R.S.A. – Organizzazione Sindrome di Angelman – Siracusa; Associazione Afadipsi – Associazione di famiglie per il disagio psichico – Siracusa; A.I.S.A.  . Associazione Italiana Sindromi Atassiche; A.I.S.A.R; Autismo Domani  – Lentini; A.I.P.D. – Sezione di Siracusa.

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