Una legge di iniziativa popolare della Cgil per il nuovo Statuto dei Lavoratori, lunedì 14 marzo presentazione a Canicattini

bandiera-cgilCANICATTINI – Proseguono in tutta la provincia di Siracusa le iniziative e gli incontri della Cgil per presentare la propria proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata a riscrivere l’ormai superate legge 300 del 1970, meglio conosciuta come “Statuto dei Lavoratori”, strumento importante per quanto riguarda le condizioni di lavoro, i rapporti tra lavoratore e datore di lavoro, e la regolamentazione delle rappresentanze sindacali. Leggi tutto “Una legge di iniziativa popolare della Cgil per il nuovo Statuto dei Lavoratori, lunedì 14 marzo presentazione a Canicattini”

La macedonia del Pd siciliano e il suo lungo e tormentato travaglio per il cambiamento: da Gramsci a Cuffaro

pd_cuffaroAssomiglia sempre più ad una macedonia il Pd siciliano, in tutte le nove province, a testimonianza di come i gruppi dirigenti si muovano in piena sintonia. Leggi tutto “La macedonia del Pd siciliano e il suo lungo e tormentato travaglio per il cambiamento: da Gramsci a Cuffaro”

Precari, oggi la manifestazione a Palermo, dalla Regione nessuna risposta e l’Anci chiede un incontro con Renzi

PRECARIPALERMO – C’erano anche un centinaio tra sindaci e amministratori locali alla manifestazione di oggi a Palermo indetta da Cgil, Cisl e Uil, sul futuro dei lavoratori precari impegnati nella Regione, nei Comuni e nella Sanità, che aspettano di conoscere il loro destino, soprattutto, se di sapere se i loro contratti, in scadenza il 31 Dicembre, verranno prorogati.

Alla manifestazione ha dato la sua adesione anche AnciSicilia, l’associazione dei Comuni siciliani, presente con i suoi vertici, ad iniziare dal presidente Leoluca Orlando e il vice presidente, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni.

E proprio da quest’ultimo in quest’ultimo mesi si è alzato il grido d’allarme sulla questione della mancata copertura finanziaria dei precari da parte della Regione che non trasferisce più un centesimo dei fondi dovuti ai Comuni per il 2015.

Come già denunciato da Amenta, su 675 milioni da assegnare ai Comuni per l’anno in corso (360 milioni di euro relativi alla Quota Corrente, 115 milioni della Quota Capitale, e  200 milioni del Fondo di Riequilibrio per il personale precario), alla data odierna il Governo regionale è riuscito a trasferire solo 135 milioni (55 milioni della Quota Corrente e 80 del Fondo di riequilibrio). Ben poca cosa per quanto riguarda la voce precari, mentre i Comuni, indebitandosi con le scoperture di Tesoreria hanno continuato a pagare gli stipendi dei precari.

«Ma ad oggi – afferma il Vice Presidente di AnciSicili, Paolo Amenta – non ricevendo più trasferimenti dalla Regione e non potendo più accedere a crediti bancari, gli Enti oltre a non riuscire più pagare le imprese sociali del Terzo settore (che tra l’altro lunedì manifesteranno a Palermo davanti alla Regione) che espletano servizi nei Comuni, i fornitori e le imprese, non potranno più far fronte neanche agli stipendi dei lavoratori precari le cui mansioni, ormai divenute essenziali per la tenuta delle strutture degli Enti Locali. La mancata proroga dei contratti, di fatto, metterà ulteriormente in ginocchio la macchina amministrativa e i servizi erogati dagli Enti, così come avverrà in futuro se non si intraprende un definito percorso di stabilizzazione».

Dal canto suo il Governo regionale anche nell’incontro di oggi a Palazzo d’Orleans con il vice presidente Mariella Lo Bello e l’assessore alla Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, e alla quale ha preso parte anche il vice presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, non ha saputo dare risposte esaurienti sulle proroghe, rimettendo tutto nelle mani del Governo nazionale e nell’ormai famoso emendamento alla legge di Stabilità per la garanzia delle coperture finanziarie dei precari, emendamento non ancora approvato.

Dal Governo regionale solo la promessa che nei prossimi giorni, tra lunedì e martedì, dovrebbe far conoscere la quantificazione delle somme in Quota Capitale che potrebbero essere trasferiti ai Comuni come più volte richiesto da AnciSicilia (e con queste somme i Comuni sperano di poter pagare le imprese).

«A parte questa notizia per il resto nulla – continua Amenta – per questo abbiamo chiesto un incontro formale con il presidente Renzi. La situazione finanziaria della Regione, e per essa dei Comuni, e a catena del Terzo settore e delle imprese che lavorano con la pubblica amministrazione, è diventata ormai più che sofferente, e il Governo nazionale non può tirarsene fuori. La questione dei precari della Regione, dei Comuni e della sanità siciliana va affrontata una volta per tutte  e sanata con un provvedimento che trasformi questi rapporti di lavori ormai più che ventennali, in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, in particolare nei Comuni in dissesto e in quelli che hanno avviato il piano di riequilibrio. Anche perché, in questi anni, nei vari Enti, e sottolineo ancora, soprattutto i Comuni, questi lavoratori sono diventati l’ossatura della struttura amministrativa. E allora – conclude Amenta – se la Regione non riesce a dare una soluzione alla questione, deve essere il Governo centrale ad assumersi la responsabilità del futuro di queste migliaia di lavoratori, non può delegare anche questo ai Comuni già in ginocchio a causa di una crisi finanziaria della Regione e della sacche di povertà e disoccupazione della Sicilia che rende impossibili ad oltre il 50% dei suoi abitanti di pagare persino la fiscalità locale».

Proroga precari, preoccupazione tra i deputati regionali del PD che chiamano in causa il governo guidato dal loro partito

L'on. Giovanni Panepinto
L’on. Giovanni Panepinto

PALERMO – E’ allarme anche tra le fila del maggiore partito di governo alla Regione così come a Roma, il Pd, per quanto riguarda il futuro dei precari dei Comuni, che rischiano di trovarsi senza stabilizzazione ma soprattutto senza proroga, alla fine dell’anno, se non si approva un emendamento nella legge di Stabilità. Leggi tutto “Proroga precari, preoccupazione tra i deputati regionali del PD che chiamano in causa il governo guidato dal loro partito”

“I genitori non rimproverino gli insegnanti ma i figli”

Papa Francesco
Papa Francesco

Il papa della rivoluzione è uscito fuori dal seminato, ha abbandonato i suoi schemi abituali, quelli della retorica sull’antipolitica e sulla corruzione degli altri, ed ha concentrato la sua attenzione su un tema determinante. Leggi tutto ““I genitori non rimproverino gli insegnanti ma i figli””

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