Il fu centrodestra berlusconiano

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Quale futuro per il centrodestra italiano?

Le imbarazzanti vicende del centro destra avrebbero ispirato un romanzo anche a Luigi Pirandello. Una trama inverosimile, surreale, incredibile, ma questa storia appartiene al filone fantascientifico. Domani leggerla sui libri di storia, per i posteri, sarà una sorta di racconto allucinante, per certi aspetti vergognoso.

Ecco la trama. Il ricco mercante ed il suo “cerchio magico”, alla costante ricerca di una  identità, quel riciclarsi di leader Fini(ti) sempre in prima fila.

Il fu centrodestra berlusconiano, accorto di leader e di idee, oggi perde ovunque, sempre, sia quando si propone agli elettori nella forma “a spezzatino”, sia nella versione unita “a fritto misto”. In quest’ultimo caso, appare chiaro, ad occhio nudo, che la convergenza è solo un miraggio utile e dal doppio fine.

Mai nella storia della politica, nello spazio e nel tempo, si sono visti, tutti insieme, così tanti “personaggetti”, un numero cosi cospicuo di leader, che rasentano lo “scarso”, incapaci, anzi, sono bravi nel proteggere il piccolo orticello di casa propria.

Nel giro di un decennio sono stati in grado di dilapidare un immenso patrimonio.

Basti un esempio. Nella terra di tutti e di nessuno, la Sicilia, qualche lustro fa, si verificò l’incredibile 61 a zero. Adesso i sessantuno sono all’elemosina… non arrivano a fine mese.

Da Siracusa a Bolzano, tutto l’ambaradan, quel circo da clown del centrodestra esiste soltanto per la poltrona dei leader e dei quattro amici del bar. Non esiste un progetto, un idea, un futuro, una prospettiva. Nulla.

In questi ballottaggi, lor signori, mica hanno votato la Raggi e l’Appendino per dare un buon sindaco alle città, men che meno per andare contro Renzi, magari fosse solo questo.

La scelta, nella sostanza è un “ricatto politico” nei confronti del premier al mero scopo “poltronistico”, per un posto su cui appoggiare il sedere.

La destra non c’è, più cambia nel nome, lasciando inalterati i contenuti, creando identità fittizie, maggiore è la propensione degli elettori nel non votarli. Un po’ come Adriano Melis di Pirandello, per l’anagrafe (gli elettori) non esiste.

La destra può ripartire soltanto se cambia i suoi leader e sopratutto se riprende il suo cammino lontano da Roma, non dalla città, ma dal “centro del potere”. Vale anche a destra l’affermazione di Nanni Moretti: “Sono entrate con le pezze al culo…

La rendita è finita, la “pacchia” pure, è venuto il tempo di “chiudersi in biblioteca, scrivere la storia e portare ogni tanto dei fiori nella tomba del fu centrodestra berlusconiano”.

 

Gianluca Gemelli dopo essere finito sotto inchiesta a Potenza si dimette da commissario di Confindustria Siracusa

Federica Guidi e Gianluca Gemelli
Federica Guidi e Gianluca Gemelli

SIRACUSA – Tanto tuonò che piovve. Dopo essere finito nell’inchiesta della procura di Potenza sullo smaltimento dei rifiuti legati alle estrazioni petrolifere al centro oli di Viggiano (Potenza), che ha già portato in carcere cinque persone, e dopo le dimissioni di ieri del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, sua compagna nella vita, Gianluca Gemelli, il 42enne imprenditore di Augusta, con interessi nel settore petrolifero e dell’ingegneria, ha rassegnato le dimissioni da commissario di Confindustria Siracusa, incarico nel quale era stato nominato nel dicembre scorso assieme a Giovanni Maiorana dal collegio dei probiviri confederali nazionale. Leggi tutto “Gianluca Gemelli dopo essere finito sotto inchiesta a Potenza si dimette da commissario di Confindustria Siracusa”

Aporie | L’abbaglio del conformismo nell’informazione

Milena Gabanelli
Milena Gabanelli

La conduttrice di Report, Milena Gabanelli, è stata intervistata dal Fatto Quotidiano su un tema a lei assai caro: il conformismo nell’informazione. Interessante, molto. Leggi tutto “Aporie | L’abbaglio del conformismo nell’informazione”

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